Salesopolis – SP (Brasile), 02 febbraio 2023.
Festa della Presentazione del Signore e giornata Mondiale della Vita Consacrata
“Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così, infatti, hanno perseguitato i profeti prima di voi.” (Mt 5, 11-12).
Proseguendo con le newsletter inviate in precedenza, la Comunità Cattolica Palavra Viva, viene per mezzo di questo terzo numero, a comunicare ai signori vescovi, sacerdoti, collaboratori e amici, il passaggio importante e fecondo che l’opera sta attraversando.
Come sapete, nel 2020 stavamo preparandoci a celebrare il 25° giubileo di fondazione per l’espansione del carisma Palavra Viva che si è diffuso da dieci a venti paesi e da tre a cinque continenti. In questa occasione, si sono riuniti per tre mesi presso la nostra sede, tutti i membri residenti nelle varie case di missione, in Brasile e all’estero.
Con l’esplosione della pandemia di covid-19, la nostra attività missionaria ha subito una battuta d’arresto drastica. Pertanto, i membri del Consiglio Generale e del Consiglio Esecutivo della Comunità hanno deciso di estendere i tre mesi del giubileo ad un anno di formazione in Brasile, dedicato a tutti i membri, con lo scopo di rafforzare il carisma in preparazione di questa importante espansione missionaria dell’opera. Questa decisione è stata comunicata ufficialmente ai vescovi, sacerdoti, collaboratori e agli amici che ci hanno accompagnato, nonché al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita a Roma.
Già nei primi mesi di presenza in Brasile, siamo rimasti sorpresi dal comportamento di alcuni sacerdoti e di un piccolo gruppo di consacrati. Questi membri hanno posto resistenza ad assumere gli impegni di povertà, castità e obbedienza, e hanno anche manifestato un’insofferenza per questa breve rottura dei loro progetti personali in favore del progetto comunitario per la crescita formativa dell’opera. Inoltre, hanno reagito negativamente alle condizioni di vita più semplice nella campagna del Brasile, diversa da quella a cui erano abituati nelle diverse diocesi del mondo.
Hanno cominciato anche a manifestarsi divergenze e disaccordi, sconosciuti all’interno della nostra Comunità durante i 27 anni di fondazione. Tali dissapori sono diventati visibili nella misura in cui avanzava il nostro programma formativo basato sulla Dottrina e sul Catechismo della Chiesa Cattolica.
Di fronte a queste difficoltà, abbiamo deciso di estendere la nostra formazione a tre anni sotto forma di un Capitolo Formativo, con lo scopo di affrontare adeguatamente tutte queste difficoltà. Ancora una volta, questa decisione è stata comunicata ai vescovi delle diocesi in cui operiamo, dai quali abbiamo ottenuto sostegno e preghiere.
Dopo alcuni mesi, alcuni membri della Comunità hanno iniziato a denunciare al Consiglio Generale il comportamento inappropriato e strano di due gruppi antagonisti con posizioni estremiste. Da un lato, un piccolo gruppo di sacerdoti e consacrati con degli atteggiamenti progressisti e modernisti, e dall’altro, un piccolo gruppo di consacrate con una visione anticonciliare di resistenza al Santo Padre, Papa Francesco. Tutti loro, portando nell’opera questi comportamenti inappropriati, si sono allontanati dalla fedeltà al deposito della fede, dalla dottrina, dalla liturgia e dal Sacro Magistero della Santa Chiesa, che sono tanto cari ed essenziali all’opera Palavra Viva. Queste posizioni, estranee al nostro carisma, sono state ampiamente condannate dal Moderatore e dal Consiglio Generale, nonché dagli altri organismi della nostra Comunità, per essere contrarie alle regole, allo Statuto e all’Obiettivo Generale in cui ribadiamo la nostra vocazione a “difendere fermamente il deposito della fede, riscattando il sacro nella Chiesa, nel cuore degli uomini e delle donne, in totale obbedienza alla Chiesa Particolare, al Magistero della Chiesa e al Santo Padre, Pastore Supremo”.
Dalle testimonianze raccolte è stata comprovata la pratica di comportamenti contrari all’unità del carisma e sono state evidenziate gravi deviazioni dottrinali, liturgiche, sacramentali e pastorali da parte di tali sacerdoti e consacrati, che hanno motivato il loro allontanamento. Tutto è stato debitamente indagato, nel rispetto del contraddittorio e della piena difesa, come previsto dal nostro Statuto e dal Codice di Diritto Canonico. Tuttavia, anche dopo diciotto mesi di dialogo, molti di questi membri non hanno dimostrato alcun interesse ad abbandonare questi comportamenti estremi e sono stati allontanati dall’istituzione dal Consiglio Generale. Altri membri hanno anticipato e chiesto di andarsene, sapendo che anche loro sarebbero stati espulsi.
Dopo l’espulsione di questi sacerdoti e consacrati, i gravi comportamenti che essi ebbero durante il periodo in cui fecero parte della Comunità, hanno continuato ad essere denunciati dagli aderenti all’associazione. A causa di ciò, su suggerimento di uno dei sacerdoti e di alcuni membri, il Consiglio Generale, a Mogi das Cruzes, ha istituito una commissione di quattro consacrati per svolgere un’inchiesta presso la sede ufficiale di Salesópolis. Durante il mese di gennaio di quest’anno, questa Commissione, ha raccolto le informazioni circa nuovi e gravi reati, rivelati dai membri che ora, non più intimiditi dalla presenza dei sacerdoti e membri dissidenti, hanno potuto liberamente denunciare le intemperanze.
Vi sono state segnalazioni da parte di consacrati e dalle consacrate di molestie morali e abusi spirituali, soprattutto durante la direzione spirituale e il sacramento della confessione, nonché problemi di eventuali deviazioni finanziarie, strumentalizzazione dei sacramenti, che evidenziano gravi comportamenti contro l’Istituzione. Tutto ciò fa sospettare infrazioni contro le Leggi Canoniche e Civili praticate da questi sacerdoti e membri dimessi.
Da questo lavoro, la commissione ha presentato al Consiglio Generale un resoconto conclusivo di oltre sessanta ore di relazioni, con le evidenze, le testimonianze e le prove documentali. Questo consiglio, prudentemente, ha indagato su tutti i fatti, e dopo essere stati incoraggiati daicanonisti, ritiene ora necessario presentarli sotto forma di denuncia alle autorità competenti della Santa Chiesa, in Brasile e a Roma, affinché se ne prenda visione. Inoltre, l’Ufficio Legale della Comunità ha raccolto prove che dimostrano reati civili di calunnia, diffamazione e, se necessario, intenterà azioni per riparare ai danni materiali e morali.
Poiché nella storia della comunità, questi comportamenti non si sono mai verificati, questi fatti occorsi nel campus di Salesópolis, hanno lasciato perplessa la direzione della Comunità, così come tutti i membri residenti a Mogi das Cruzes e Salesópolis, che lavorano attivamente nella formazione, ristrutturazione e riorganizzazione dell’interna istituzione.
Nonostante le sfide, proseguiamo fiduciosi e grati a Dio per questo Capitolo Formativo che ci ha permesso di mettere in luce tutto ciò che è estraneo all’opera. Questo ci renderà più forti, uniti e ci confermerà nella carità fraterna, caratteristiche proprie del carisma. Riconosciamo e ci rallegriamo nella certezza che la Comunità sia stata visitata da Dio che vuole, attraverso questo momento di ristrutturazione e di prova, consolidare anche questo carisma, come ha sempre fatto nella storia della Chiesa, per mezzo di continue persecuzioni. Ora comprendiamo i motivi per cui il Signore, nella Sua misericordia, ci ha portato in Brasile per questo periodo formativo.
In questa giornata Mondiale della Vita Consacrata, preghiamo Dio che, per l’intercessione della Vergine di Fatima, di San Franceso d’Assisi e Santa Teresina del Bambino Gesù, ci conceda la grazia di concludere questo breve tempo dedicato a questo fecondo periodo formativo, possiamo ritornare più maturi con rinnovato ardore missionario alle nostre attività nelle diverse diocesi e paesi e per quelli nei quali la Santa Chiesa ci vorrà inviare.
In Cristo,
“Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? (…) Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci ha amati.”
(Rom. 8, 35-37)